Psicologa Psicoterapeuta Familiare / PSYCHOLOGUE EN PSYCHOTHÉRAPIE FAMILIALE

Disciplina del pensare riflessivo
Discipline de la réflexion réflexive

CHI SONO / QUI JE SUIS
CHI SONO / QUI JE SUIS

Sonia Proverbio Solbiati

Sono una psicologa e psicoterapeuta formata in Italia secondo la legge che regola il conferimento dei suddetti titoli professionali. Dopo la laurea in psicologia con indirizzo del lavoro e delle organizzazioni nel 1997 lavoro per sei anni nell’ambito delle risorse umane occupandomi in prevalenza di selezione del personale.

Je suis psychologue et psychothérapeute formé en Italie conformément à la loi régissant l’attribution de ces qualifications. Après un diplôme en psychologie avec une spécialisation en psychologie du travail obtenue en 19997 je travaille pendant six ans dans les ressources humaines avec responsabilités concernant principalement la sélection du personnel.

RENDEZ-VOUS APPUNTAMENTI

Il trasferimento in Francia coincide con un cambiamento delle attività professionali che si orientano decisamente verso l’area clinica. Parallelamente intraprendo la formazione quadriennale per divenire psicoterapeuta, inizialmente presso l’European Institue of Systemic-relational Therapies di Milano diretto dalla Prof.ssa Valeria Ugazio e, a seguito del trasferimento all’estero, presso la sede di Genova del Centro Milanese di Terapia della Famiglia. Il CMTF è stato fondato nel 1981 da Luigi Boscolo e Gianfranco Cecchin i quali hanno sistematizzato un metodo di conduzione della seduta e del processo terapeutico conosciuto e studiato in Italia e all’estero come “Milan Approach”. Negli ultimi anni sono stati tra i principali protagonisti della rifondazione della clinica sistemica alla luce della cibernetica di secondo ordine, del costruttivismo, del costruzionismo sociale e hanno proposto una teoria della clinica sistemica con l’individuo e un approccio clinico che focalizza la propria attenzione sui pregiudizi e sulle emozioni del terapeuta. Il processo formativo di conseguenza si focalizza sull’apprendimento e l’interiorizzazione dell’epistemologia e della teoria sistemica, sulla teoria della tecnica e infine sulla pratica clinica. L’impegno lavorativo obbligatorio parallelo agli studi si dirige allo svolgimento di molteplici attività fra le quali quelle relative alla consulenza e valutazione psicologica, al sostegno psicologico individuale (adolescenti, adulti), di coppia e di famiglia, alla gestione di gruppi familiari, al sostegno alla genitorialità, alla creazione e conduzione di progetti di formazione diretti a operatori socio-sanitari e volontari.

Da tempo svolgo anche attività privata in Italia e in Francia presso il mio studio di Beausoleil. Ricevo anche una formazione nell’ambito della psicologia giuridica e in particolare in quello della mediazione familiare presso la Scuola Genovese di Mediazione e Counseling Sistemico diretta dalla Professoressa Lia Mastropaolo. Acquisisco anche competenze specialistiche nell’ambito della Criminologia alla luce del ruolo sempre più significativo assunto dalla stessa nell’ambito delle scienze sociali tramite la frequentazione del Master in Criminologia presso il CENAF (Centro Nazionale Alta Formazione) di Milano. Come psicologa clinica sistemico-relazionale oriento l’attività svolta ispirandomi ad un modello epistemologico che significa anche “pensare complesso”, ovvero elaborare continuamente ipotesi fondate sulle osservazioni delle interazioni concrete e delle relazioni, operare per connessioni e contestualizzazioni, seguire una logica processuale, circolare, inclusiva. Significa anche porre attenzione al linguaggio e alla comunicazione intesa come processo che costruisce la realtà, le individualità attraverso parole, gesti che continuamente si scambiano e si interpretano insieme agli altri.

La “disciplina del pensare riflessivo” consente al professionista di continuare a partecipare alla costruzione delle premesse permanendo in una dimensione dialogica, conversazionale, generativa. L’approccio sistemico consente di lavorare a differenti livelli di contesto e attraverso le metodologie e le tecniche previste dalle “Terapie Fluttuanti” e dalle “Terapie Individuali Sistemiche” è possibile effettuare trattamenti che utilizzano un percorso di tipo individuale. L’analisi delle dinamiche familiari avviene attraverso un modello multiprocessuale che considera l’intreccio di processi simbolici ed interattivi di natura individuale, familiare e sociale dove tutti questi livelli sono interconnessi in modo ricorsivo ed inquadrati all’interno di una visione che tiene conto del processo, dell’evoluzione e quindi anche del tempo. Dunque il lavoro con il cliente ha l’obiettivo di offrire delle opzioni ad un sistema che per qualche motivo si è bloccato piuttosto che quello di cambiarlo secondo un modello di tipo” istruttivo”. Attraverso il master di primo livello, organizzato dal Dipartimento di Neuroscienze dell’Università degli Studi di Torino, in collaborazione con la Società Italiana di Psiconeuroendocrinologia, realizzato in collaborazione con l’A.O.U. (Città della Salute della Scienza di Torino) dell’edizione 2017-2018, approfondisco un modello scientifico emergente come riferimento per la conoscenza dell’organismo umano in salute e in malattia.

La PNEI, studiando l’organismo umano nella sua interezza e nel suo fondamentale rapporto con l’ambiente, propone una visione integrata, scientificamente fondata, della medicina e della psicologia clinica. L’obiettivo di tale formazione è acquisire conoscenze e capacità circa un approccio alla salute e malattia di tipo biopsicosociale integrato. In particolare il Master fornisce strumenti per conoscere i fattori biopsicosociali e le loro interazioni alla base del benessere e delle malattie, comprendere i bisogni di un individuo con un approccio olistico nell’ottica PNEI, studiare il malessere somatico e psichico in modo non separato ma unitario e per conoscere alcune tecniche di profilassi e di gestione dello stress. In ultimo una formazione di base in EMDR, (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) organizzato dal Centro di Ricerche e Studi in Psicotraumatologia (edizione 2020), mi apre alla conoscenza della relativa procedura e del protocollo, oltre alla comprensione del contesto teorico e clinico in cui viene il trattamento viene applicato standard. Questo strumento ha ottenuto riconoscimenti come metodo evidence-based per il PTSD, ma anche per la sua applicazione nei traumi con la “t” minuscola, responsabili di tanti disagi e disturbi dei pazienti che si affrontano nella pratica clinica quotidiana.

Le passage à la France a coïncidé avec un changement dans les activités professionnelles qui sont orientés vers décidément le domaine clinique. Dans le même temps entreprendre la formation de quatre ans pour devenir psychothérapeute, d’abord auprès l’European Institute of Systemic-relational Therapies de Milan dirigés par le professeur Valeria Ugazio et, à la suite du transfert à l’étranger, auprès de la succursale de Gênes du Centro Milanese di Terapia della Famiglia. Le CMTF a été fondée en 1981 par Luigi Boscolo et Gianfranco Cecchin qui ont systématisé un mode de réalisation de la session et le processus thérapeutique connu et étudié en Italie et à l’étranger comme «Milan Approach.” Pendant ces dernières années, ils ont joué un rôle majeur dans le rétablissement de vue clinique systémique à la lumière de la cybernétique de second ordre, du constructivisme, du constructionnisme social, et ils ont proposé une théorie de la clinique systémique de l’individu et une approche clinique qui concentre son attention sur les préjugés et les émotions du thérapeute.

Le processus de formation est donc axée sur l’apprentissage et l’intériorisation de l’épistémologie et la théorie des systèmes, la théorie de la technique et de la pratique clinique enfin. L’engagement de travail, qui a demandé des études parallèles, est dirigée pour réaliser une variété d’activités : évaluation et consultation psychologique, soutien psychologique individuelle (adolescents et adultes), de couples et de familles, gestion des groupes familiaux, soutien parentales, création et gestion de projets visant à former le personnel soignant et les bénévoles. Depuis quelques années, je réalise également de l’activité en libéral en Italie et plus récemment en France auprès mon cabinet à Beausoleil. J’ai également reçu une formation dans le domaine de la psychologie judiciaire et en particulier dans celui de la médiation familiale à l’École de médiation et de conseil systémique de Genova avec le Professor Lia Mastropaolo.

Aussi je acquérir une expertise dans le domaine de la criminologie, en raison du rôle croissant pris par la même dans les sciences sociales, en assistant à la maîtrise en criminologie du CENAF (Education Nationale Supérieure) à Milan. En tant que psychologue systémique relationnelle je oriente l’activité inspirée par un modèle épistémologique qui signifie également «penser complexe», c’est à dire développer en permanence des hypothèses fondées sur des observations d’interactions concrètes et des relations, des connexions et des contextualisations, suivre une logique processuelle, circulaire, inclusive. Cela signifie également une attention particulière au langage et à la communication comme un processus qui construit la réalité, l’individualité à travers les mots, les gestes qui sont continuellement échangées et interprétées avec les autres. La «discipline de la pensée réflexive» permet au praticien de continuer à participer à la construction des prémisses, tout en restant dans une dimension dialogique, conversationnel, générative. L’approche systémique permet de travailler à différents niveaux de contexte et à travers les méthodes et techniques fournies par les “Terapie fluttuanti» et par les «Tetapie Individuali Sistemiche », on peut effectuer des traitements qui utilisent un chemin de type individuel. L’analyse de la dynamique familiale à lieu à travers un modèle « multiprocessuale » qui considère le réseau des processus symboliques et interactives de nature individuelle, familiale et sociale où tous ces niveaux sont reliés entre eux de manière récursive et s’inscrire dans une vision qui prend en compte le processus, de l’évolution et donc aussi du temps. Enfin le travail avec le client à l’objective de offrir des options à un système que à cause de quelques raison est bloqué plutôt que celui de le changer selon un modèle de type « instructive ».

À travers le Master de premier niveau, organisé par le Département de neurosciences de l’Université de Turin, en collaboration avec la Société italienne de Psychoneuroendocrinologie (PNEI), créé en collaboration avec l’A.O.U. (Ville de Santé des Sciences de Turin) de l’édition 2017-2018, j’approfondis un modèle scientifique émergent comme référence pour la connaissance de l’organisme humain en santé et maladie. Le PNEI, étudiant l’organisme humain dans son intégralité et dans sa relation fondamentale avec l’environnement, propose une vision intégrée et scientifiquement fondée de la médecine et de la psychologie clinique. L’objectif de cette formation est d’acquérir des connaissances et des compétences sur une approche biopsychosociale intégrée de la santé et de la maladie. En particulier, le Master fournit des outils pour connaître les facteurs biopsychosociaux et leurs interactions à la base du bien-être et des maladies, comprendre les besoins d’un individu avec une approche holistique dans la perspective PNEI, étudier la maladie somatique et mentale d’une manière qui n’est pas séparée mais unitaire et de connaître certaines techniques de prophylaxie et de gestion du stress.
Enfin, une formation de base en EMDR, (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) organisée par le Center for Research and Studies in Psychotraumatology (édition 2020), m’ouvre à la connaissance de la procédure et du protocole associés, en plus de comprendre le contexte théorique et clinique de où le traitement vient standard est appliqué. Cet outil a acquis une reconnaissance en tant que méthode fondée sur des preuves pour le SSPT, mais aussi pour son application dans les traumatismes avec le «t» minuscule, responsable de nombreux inconvénients et affections des patients se faisant face dans la pratique clinique quotidienne.